La ceramica degli Anni Zero
La collezione Attese Edizioni nel Museo della Ceramica di Savona
Veduta parziale dell’esposizione permanente “La ceramica degli Anni Zero in Liguria. Collezione Attese Edizioni”, Museo della Ceramica di Savona. Foto: Fulvio Rosso. Courtesy Fondazione De Mari, Savona
Il luminosissimo Open Space, all’ultimo piano del Museo della Ceramica di Savona, ospita un’ampia selezione della collezione creata da Attese Edizioni dal 2001 ad oggi.
La collezione, acquisita dalla Fondazione De Mari in occasione del recente allestimento del nuovo museo che ripercorre la storia della ceramica locale, dal XV al XXI secolo, presenta prototipi e opere realizzati nell’ambito del Laboratorio interdisciplinare di progettazione e prototipazione della Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea, promossa da Attese Edizioni in partnership con la stessa Fondazione, i Comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Savona, Vado Ligure e, nel corso degli anni, con diverse istituzioni culturali e museali, in Italia, Svizzera e in Europa, come il Museo Ariana di Ginevra, il Mudac di Losanna, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e La Triennale di Milano.
Tale laboratorio ha dato luogo, prima di tutto, a diverse edizioni della Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea, sull’onda lunga delle molteplici Biennali d'Arte Contemporanea che, dagli anni Novanta del secolo scorso, sono proliferate in molte Città d’Europa, Asia, Americhe e Africa.
Si tratta di un fenomeno determinato dalla globalizzazione e dalla connettività, che hanno fatto riemergere la dimensione locale - un “locale” molto lontano da ciò che in passato si è inteso con questa espressione, ovvero la cittadina di provincia isolata e relativamente chiusa nella propria cultura ed economia.
La Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea rappresenta una comunità che ha sviluppato attività culturali, forme di organizzazione e modelli economici da cui deriva un nuovo localismo cosmopolita che propone inediti sistemi produttivi e di consumo, esprimendo una nuova domanda di progetto, sempre più urgente per una ceramica sempre più debole e, nei fatti, in via di sparizione.
Facendo tesoro di ricchezze e fragilità del territorio, Attese Edizioni si è posta l'obiettivo di affrontare la costruzione di un presente e un futuro per l'artigianato artistico, recuperando e attualizzando i secolari scambi produttivi e culturali che su scala interregionale e transnazionale hanno caratterizzato storicamente i protagonisti della ceramica del distretto della ceramica della provincia di Savona.
Attese Edizioni ha puntato a investire in un edificante network che ha voluto incorporare nella terra beni immateriali, quali il design e l'arte contemporanea, mixandoli con le tradizionali prassi sapienti delle botteghe artigiane e le più avanzate tecniche high tech, tipiche dei processi di produzione industriale.
Tale laboratorio, nel corso di tre lustri, ha coinvolto e concentrato in un unico campo d’azione artisti e designer di diverse generazioni e di rilievo internazionale, ceramisti, decoratrici, tornianti, stampisti modellatori, artigiani di differenti comparti produttivi, modellisti informatici, imprese di prototipazione rapida oltre che curatori, critici, storici e teorici come Giorgina Bertolino, Alessandro Biamonti, Roland Blatter, Andrea Branzi, François Burkhardt, Dorian Cara, Tiziana Casapietra, Niccolò Casiddu, Raphael Chikukwa, Cecilia Chilosi, Francesca Comisso, Manuella Denogent, Giacinto Di Pietrantonio, Beppe Finessi, Lauri Firstenberg, Elio Grazioli, Simon Groom, Hou Hanru, Susanne Hilpert-Stuber, Nelson Herera Ysla, Manray Hsu, Linda Kaiser, Vasif Kortun, Young Chul Lee, Corrado Levi, Gianfranco Maraniello, Eliana Mattiauda, Guido Molinari, Hans-Ulrich Obrist, Olu Oguibe, Roberto Ohrt, Francesca Pasini, Simona Poggi, Francesca Pola, Chantal Prod’Hom, Marco Senaldi, Anne-Claire Schumacker e Liliana Ughetto.
I risultati delle ambizioni che hanno animato il Laboratorio di Attese Edizioni - i prototipi e le opere della collezione - approdano al Museo della Ceramica di Savona, allestito da Cecilia Chilosi ed Eliana Mattiauda, dopo esser stati promossi dalle varie edizioni della Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea oltre che, in ordine sparso, da esposizioni altrettanto fondamentali come “Céramiques d’artistes”, a cura di Roland Blatter, Tiziana Casapietra, Roberto Costantino, Anne-Claire Schumacker, Museo Ariana di Ginevra, 2002; “The New Italian Design”, a cura di Silvana Annicchiarico e Andrea Branzi, mostra itinerante della Triennale (Milano, 2007, Madrid 2008, Istanbul 2011, Nantou 2012, Pechino 2012, Bilbao 2013, San Francisco 2014, Santiago del Cile 2014, Cape Town 2015); “Handmade in Albisola”, a cura di Roberto Costantino, Triennale Design Museum, Milano, 2007; “Tavole Meravigliose”, a cura di Beppe Finessi, Fiera di Milano, 2008; “All Biennials of the World Today”, a cura di Yvos Mesquita, 28° Biennale del San Paolo del Brasile, 2008; “Vasi Specchio del Terzo Paradiso”, a cura di Michelangelo Pistoletto, Fondazione Cittadellarte, Biella, 2009; “Quali cose siamo”, a cura di Alessandro Mendini, Triennale Design Museum, Milano, 2010; “Ospiti inaspettati”, a cura di Beppe Finessi, Museo Bagatti Valsecchi, Milano, 2010; “La scène française contemporaine – Paris 2010”, a cura di Jean-Roch Bouiller, Musée National de Céramique-Sèvres, 2010; “Tra gioco e discarica”, a cura di Enzo Mari, Triennale Design Museum, Milano, 2010; “Changing the World with a Vase of Flowers”, a cura di Roberto Costantino, Istituto Italiano di Cultura di Madrid-Ambasciata d'Italia in Spagna, 2010; “Straightforward New Finninsh Design 2010 - Meatpacking District”, Finnish Cultural Institute, New York, 2010; “Pekka Harni & Yuka Takahashi exhibition”, a cura di Jukka Savolainen, Design Museum, Helsinki, 2011; “Di vaso in fiore”, a cura di Beppe Finessi, Museo Poldi Pezzoli, Milano, 2011; “Design. Una storia italiana-1948-2011”, a cura di Marco Romanelli, Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali, Roma, 2011; “Cambiare il mondo con un vaso di fiori”, a cura di Roberto Costantino, Fondazione per l’Arte Contemporanea Pierluigi e Natalina Remotti-Città di Camogli, 2011; “Independent Design Secession”, a cura di Andrea Branzi e Michele De Lucchi, La Triennale, Milano, 2011; “Ceramique Contemporaine”, a cura di Roberto Costantino, MUDAC-Museo di design e arti applicate contemporanee, Losanna, 2011; “Ultrabody”, a cura di Beppe Finessi, Castello Sforzesco, Milano, 2012; “Carte blanche Adrien Rovero-Landscale”, a cura di Chantal Prod’Hom, Mudac, Losanna, 2012; “Italian Genius Now”, a cura di Marco Bazzini, Santander Cultural, Porto Alegre, 2012; “Autoproduzione”, a cura di Alessandro Mendini, Cattedrale della Fabbrica del Vapore, Milano, 2012; “Objecten en territoria”, MUHKA (Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen), Anversa, 2012; “Di libro in libro”, a cura di Beppe Finessi, Museo Poldi Pezzoli, Milano, 2013; “Vasi di buona famiglia”, Peter Van Kester, Amsterdam, 2013; Decima edizione della Giornata del Contemporaneo, “Adrian Paci, Secondo Pasolini” (a cura di Eliana Mattiauda), Museo d’Arte di Palazzo Gavotti, Savona, 2014; “Andrea Branzi-Please to meet you”, a cura di Constance Rubini, Musée des Arts décoratifs et du Design, Bordeaux, 2014; “Terra provocata”, a cura di Guido Molinari e Matteo Zauli, Fondazione del Monte, Bologna 2016.
Veduta parziale dell’esposizione permanente “La ceramica degli Anni Zero in Liguria. Collezione Attese Edizioni”, Museo della Ceramica di Savona. Courtesy Fondazione De Mari, Savona
La ceramica degli Anni Zero
Collezione Attese Edizioni, Museo della Ceramica di Savona
Getulio Alviani, El Anatsui, Simone Berti, Jurgen Bey, Bili Bidjocka, Andries Botha, Claudio Bracco, Andrea Branzi, Linde Burkhardt, Vincenzo Cabiati, Fernando e Humberto Campana, Rossana Campo, Mauro Castellano e Leonardo Gensini, Giuseppe Chiari, Nicola Costantino, Lorenzo Damiani, Amie Dicke, Uros Djuric, Florence Doléac, Yona Friedman, Rainer Ganahl, Alberto Garutti, Alexis Georgacopoulos, Liam Gillick, Marti Guixé, Pekka Harni, Heringa/Van Kalsbeek, Henri Eric Hernandez, Kristian Hornsleth, Christina Iacopino, Joris Laarman, Ugo La Pietra, Marta Laudani e Marco Romanelli, Marco Lavagetto, Gabriel Lester, Corrado Levi, Adeline Lunati, Morgan Maggiolini, Annamaria Martena, Hugo Meert, Alessandro Mendini, Giovanni Occhipinti, Adrian Paci, Michelangelo Pistoletto, Franco Raggi, David Robbins, Adrien Rovero, Denis Santachiara, Shimabuku, Studio Demakersvan, Iké Udé, Paolo Ulian, Guido Venturini, Vedovamazzei, Alberto Viola, Luca Vitone
Veduta parziale dell’esposizione permanente “La ceramica degli Anni Zero in Liguria. Collezione Attese Edizioni”, Museo della Ceramica di Savona. In primo piano: Michelangelo Pistoletto, Il Libro d’oro del Terzo Paradiso. Foto: Fulvio Rosso. Courtesy Fondazione De Mari, Savona
Veduta parziale dell’esposizione permanente “La ceramica degli Anni Zero in Liguria. Collezione Attese Edizioni”, Museo della Ceramica di Savona. In primo piano, da sinistra verso destra: Liam Gillick, Multiple Revision Structure, Franco Raggi, Architettura divisa, Adeline Lunati, Preziosi stampi, Alexis Georgacopoulos, Duetto, Fernando e Humberto Campana, Vaso Tegola e altri. In secondo piano, da sinistra verso destra: Alberto Viola, Centrotavola, Vincenzo Cabiati, Coke, Pekka Harni, Planet B, Hugo Meert, Terrarist, Ugo La Pietra, Salvadanaio. A parete, da sinistra verso destra: Bili Bidjocka, Skin, Getulio Alviani, Piastrella. Museo della Ceramica di Savona. Courtesy Fondazione De Mari, Savona
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