Dal distretto al network


Roberto Costantino



La 3° Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea ha voluto considerare il Distretto della Ceramica del Savonese come area di intervento e riqualificazione e a questo proposito ha coniugato le specificità locali proprie dell’artigianato ceramico con la moderna “cultura del progetto”, la libera espressione degli artisti e lo sviluppo tecnologico dei processi produttivi.
L’attivazione di questo interscambio tra le risorse del territorio (la cultura materiale della ceramica), il design, l’arte contemporanea e la cultura d’impresa high-tech, ha trovato il suo fine nella valorizzazione delle peculiarità locali e nella loro necessaria trasformazione.    
In questa prospettiva elaborata dalla Biennale, i designer, gli artisti, le imprese high-tech, i centri di ricerca e formazione coinvolti, hanno offerto progetti e processi produttivi innovativi nella consapevolezza che l’artigianato artistico locale.rappresenta un patrimonio pubblico, culturale ed economico.
La 3° Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea è dunque partita dalle condizioni storiche e strutturali della filiera produttiva che configura ancora quest’area di antica tradizione come un Distretto, per riprodursi invece, fondamentalmente, come un network, una nuova forma di  aggregazione non solo ed esclusivamente territoriale, ma anche extraterritoriale che ha raccordato molteplici e inediti interessi istituzionali, produttivi, professionali e interdisciplinari al fine di sviluppare il capitale sociale e culturale della ceramica locale.
Questo inedito network, promuovendo la trasformazione e l’evoluzione morfologica degli oggetti tradizionali, l’efficace trasferimento di tecnologie, materiali da altri comparti produttivi e la prototipazione di progetti destinati a essere editati in piccola serie, ha programmaticamente voluto smuovere i confini fra classi di oggetti (la ceramica, l’arte e il design) che le consuete classificazioni culturali e merceologiche distinguono e tengono separate, per favorire invece la loro ibridazione straniante, futuribile e indisciplinata.
I materiali raccolti qui in catalogo segnano i risultati conseguiti in due anni e mezzo di intensa attività per cui ringrazio tutti coloro che hanno attivamente collaborato.