Marco Ferreri
Marco Ferreri, 3 x 1
Marco Ferreri guarda al vaso come a un contenitore e progetta una composizione di vasi che contengono altri vasi. Al tempo stesso Marco Ferreri affronta la decorazione del vaso ricorrendo alla citazione e combinazione di segni Optical degli anni Cinquanta e di smalti ceramici stesi a “buccia d'arancia” come nella ceramica del Secondo Futurismo negli anni Trenta in villeggiatura ad Albisola.
Alberto Garutti
Alberto Garutti, Idria. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti, Giara. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti, Tulipaniera. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti, Idria. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti, Giara. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti, Tulipaniera. Che cosa succede nelle stanze quando vanno via gli uomini?
Alberto Garutti attualizza i vasi della secolare tradizione ceramica locale facendone dei fantasmi. Le giare, i vasi con i mascheroni e le tulipaniere sono trattate con il silicato di zinco - il colore bianco fosforescente che si vede solo al buio per rivelare scultoree forme. Infatti, le sculture di Alberto Garutti appaiono compiute nell'esclusiva e solitaria relazione con lo spazio che abitano e che estromette lo spettatore. L'opera d'arte, in assenza dello spettatore – quando il museo è chiuso a chiave di notte - trionfa nel buio dello spazio che abita e in cui si illumina. La fotografia viene in soccorso allo spettatore quale forma di disvelamento dell'opera d'arte e del suo segreto che alla fine viene rivelato in catalogo.
Alexis Georgacopoulos
Alexis Georgacopoulos, Duetto 1
Alexis Georgacopoulos, Duetto
Alexis Georgacopoulos, Duetto 2
Alexis Georgacopoulos, Duetto
Alexis Georgacopoulos, Duetto 3
Alexis Georgacopoulos, Duetto
Il Duetto di Alexis Georgacopoulos è un vaso dotato di un beccuccio a cui è possibile appendere il suo complementare coperchio forato, in ragione delle composizioni floreali che è destinato ad accogliere.
Il vaso è caratterizzato da uno sviluppo formale minimale e al tempo stesso ludico: il coperchio appeso al beccuccio come un capello a un appendiabito sembra indicare anche una possibile sorta di posizione di riposo per il vaso. Il Duetto composto da Georgacopoulos mette pure in scena fondamentali e accattivanti combinazioni cromatiche di smalti e terre che a loro volta sembrano ogni volta duettare.
Marti Guixé
Marti Guixé, Surfvase 1
Marti Guixé, Surfvase 2
Nel suo vaso Surfvase, Martì Guixè porta in superficie la pratica combinatoria, sperimentale e innovativa degli elementi compositivi, propria delle arti visive e già affrontata con successo nel suo food-design. Martì Guixè rovescia il rapporto consueto fra il vaso e il fiore che fa abitualmente del fiore il contenuto da inserire nel vaso contenitore. Il vaso Surfvase infatti usa le proprie pareti esterne come superfici da decorare con i fiori che si inerpicano fra i trentadue manici forati e le corde di canapa che lo avvolgono insieme al proprio forte profumo selvatico.
Pekka Harni
Pekka Harni, Planet B
Il vaso di Pekka Harni evoca nella forma una stazione spaziale ultralucente, ma anche i piccoli contenitori della tradizione floreale e simbolica dell'Ikebana. Infatti, tale progetto dà luogo a un'Ikebana fra passato e futuro, fra natura e artificio, in cui i fiori sono gli abitanti di questa stazione organica e futuribile.
Corrado Levi
Corrado Levi, Flower
Corrado Levi sembra sottrarsi al progetto del vaso evocando invece i Flowers di Andy Warhol che trasforma in brillanti e scultorei corpi colorati, esibiti stravaganti sulle pareti. L'autore ritorna sul “luogo del delitto” - il progetto del vaso - per ricordarci che “è sottinteso che il vaso è nascosto dal fiore”.
Corrado Levi
Hugo Meert
Hugo Meert, Terrarist
Hugo Meert, Terrarist (particolare)
Nella scultura di Hugo Meert piccoli omini modellati in ceramica smaltata disintegrano l'opera dell'uomo - il vaso - arrampicandosi sulle sue pareti con piccoli martelli che ne scheggiano i bordi a frammenti. Hugo Meert sembra mettere in scena il vaso secondo un'attitudine luddista che guarda sia alla tradizione dell'Art & Craft che all'estetica Punk.
Alessandro Mendini
Alessandro Mendini, Tre sfere 3
Alessandro Mendini, Tre sfere 4
I vasi di Alessandro Mendini articolano complesse forme scultoree traducendo in ceramica le bolle di sapone che si compenetrano con assoluta leggerezza nell'aria. Il riferimento formale e un poco snob alle inconsistenti e piccole bolle di sapone disegna il campo di azione di un progetto divertito che tralascia ogni grande narrazione. Le bolle di sapone rifatte ingigantite in preziosi materiali come l'oro, il bronzo e il lustro nero, si stagliano nello spazio come abnormi e fragili presenze.