Handmade in Albisola
Attese Edizioni


Roberto Costantino



Sul territorio di antica tradizione delle Albisole, nel corso del Novecento Filippo Tommaso Marinetti fonda la Libera Repubblica delle Arti, Bruno Munari mette al mondo animali immaginari maiolicati, Lucio Fontana fa spazio nella terra a buchi e tagli, Piero Manzoni scopre e adopera il caolino, bianco ingrediente ceramico dei suoi freddi achrome, Asger Jorn agita le azioni collettive della Bauhaus Imaginiste e Guy Debord in un prezioso testo mette a fuoco l'Architecture sauvage.
In questo territorio l'Associazione Attese Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea promuove dall'anno 2000 l'incontro e l'ibridazione della tradizionale cultura artigianale locale con l'innovativa cultura del progetto, la libera espressione artistica, la cultura d'impresa e l'high-tech, con l'obiettivo di incorporare nella ceramica contemporanea dei contenuti all'altezza dei tempi. A questo proposito, da circa sette anni l'Associazione “Attese Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea” organizza sul territorio delle Albisole un network flessibile e diffuso che evoca il modello storico dei distretti produttivi italiani, per generare e sviluppare attività di ricerca, formazione e promozione territoriale che coinvolgono e concentrano in un unico capo d'azione, le tradizionali manifatture locali di ceramica, designer e artisti di fama internazionale, critici e storici dell'arte e del design, imprese high-tech, università, centri di formazione professionale, enti locali e territoriali.
Nelle Attese Edizioni, che vengono presentate in questa occasione attraverso una selezione delle piccole serie prodotte, numerate e firmate da designer e artisti come come Alessandro Mendini e Andrea Branzi, Michelangelo Pistoletto e Corrado Levi, si concretizzano i risultati del lavoro a cui si dedica la Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea.



Testo pubblicato nella brochure dell’esposizione “Handmade in Albisola”, La Triennale, Milano, 2007

Fotografia
Fulvio Rosso